Si avvicina la fine dell'anno, tempo di bilanci. Così in un pomeriggio di sole e un po' freddo ho deciso di fare quattro passi per la mia città, cercando di fotografare il suo cambiamento dal punto di vista architettonico e commerciale nel corso di quest'anno.
La città sembra non cambiare mai e invece lentamente si trasforma, giorno dopo giorno: apre un negozio di qua, ne chiude uno di là... ed ecco che la città che c'era prima non esiste più, si trasforma. Succede anche a Rovigo seppure questa città possa apparire un po' ferma e statica. Invece non è così.
Incontro una persona a cui spiego le motivazioni per cui sto girovagando con la macchina fotografica appesa al collo... e mi dice: «Capisco, in effetti aprono e chiudono tantissimi bar, è un periodo di crisi, di precarietà, ma è una "precarietà dinamica"...».
Mi piace questa definizione di quello che sta succedendo: "precarietà dinamica", perché sembra contenere un aspetto positivo, ovvero un invito a non demordere, ad avere il coraggio di buttarsi, a credere in se stessi, a provare ad investire...
Ed ecco allora come appare il centro di Rovigo in questo fine 2014. Nessuna pretesa di proporre al lettore un'analisi completa, dettagliata, ma solo un punto di vista, per fare con la fotografia quello che la fotografia serve principalmente a fare: descrivere la situazione di un momento. Una istantanea della realtà nel suo continuo evolversi, nel suo divenire.
E poi, visto che come gruppo di fotografia ci siamo dati come tema annuale la "street photography", penso che anche questo servizio sia attinente. Perché nella fotografia di strada ci può essere o meno la presenza della persona, ma ad ogni modo l'ambiente è pur sempre frutto di una antropizzazione, di un segno dell' opera e dell'ingegno dell'uomo.
Infine, chiudo questa pagina con una frase rubata alla mia amica fotografa Martina "la fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire". Si tratta di una celebre citazione del fotografo Mario Giacomelli.... Ma è meglio iniziare la nostra passeggiata senza perdersi in altre chiacchiere da bar ....
A proposito, partiamo proprio dal trasferimento del bar storico "El Cogheto", che da sotto il portico di via Cavour è passato in Corso del Popolo, sotto all'ex palazzo dell'Enel...