lunedì 31 dicembre 2012

Treni al tramonto

Ieri ho trovato questo treno abbandonato, che un mio amico mi aveva segnalato. Ho pubblicato l'album su Facebook e poi ho cercato alcune informazioni in marito al modello del treno, su Wikipedia e le ho aggiunte all'album. Inoltre ho scritto questa descrizione dell'album:  

"Non trasportano più persone ... il macchinista ha fatto l'ultima manovra, il controllore non passa più ... non si sentono più i discorsi degli studenti, nè si gioca più a briscola, non c'è più il ritardatario che passa tra i sedili alla ricerca del posto libero ... non sale più il pendolare stanco con la voglia di tornare a casa alla sera ... restano lì immobili con i loro meccanismi rotti, diventano ricovero per gli sfortunati, i vandali passano e fanno il loro "dovere", fotografi vagabondi passano per cercare di immortalare la loro anima ..."

 Le automotrici ALn 668 sono un gruppo di veicoli ferroviari leggeri costruiti tra il 1956 e il 1983 per le Ferrovie dello Stato e per diverse ferrovie in concessione italiane. Tipi derivati da esse sono stati costruiti per aziende ferroviarie di altre nazioni. La maggior parte delle ALn 668 presta ancora servizio.





venerdì 28 dicembre 2012

Considerazioni su personaggi famosi della mia età

Riflettevo sui personaggi famosi della mia età, ovvero nati nel 1975, ci sono Matteo Renzi, noto politico, sindaco di Firenze, ed ancora, attori come Anna Valle, Charlize Theron, Angelina Jolie, Drew Barrymore, Asia Argento, Eva Longoria, Milla Jovovic, Kate Winslet e sportivi come Tiger Woods, David Beckham, Ralf Schumacher, Giorgio Rocca. E' nato nel 1975 anche Roberto Bolle, ballerino italiano che Vanity Fair ha eletto come personaggio dell'anno 2012, simbolo dell'Italia che lotta e che con il sudore si guadagna posti di prestigio a livello mondiale. Ed ancora miei coetanei sono Mara Carfagna e Francesca Senette o cantanti come Enrique Iglesias e Michael Bublè. Io invece arrivato a questa età mi accorgo di non essere nè carne nè pesce. Faccio un po' di tutto dall'impiegato in ufficio al deejay e regista alla radio, dal grafico al videomaker al fotografo freelance o addirittura webmaster ... ah anche blogger saltuario... Alla fine mi accorgo di non combinare nulla di sostanzioso in un nessuno di questi ambiti. Vabbè a tal proposito  vi lascio con un video che mi riprende mentre sono in radio. A proposito deejay radiofonici nati nel 1975, un passo avanti per favore??

Roberto a Radio Kolbe from yannez on Vimeo.

mercoledì 26 dicembre 2012

Bruxelles e Anversa 2012

Nei giorni scorsi ho ultimato il video sul viaggio premio a Bruxelles e Anversa, che ho fatto a marzo di quest'anno, nell'ambito del progetto Io.Gio.Vo all'Europa, poromosso dall'assessorato alle Politiche Sociali e al Volontariato della Provincia di Rovigo. Lo inserisco anche qui. Buona visione!


Viaggio a Bruxelles e Anversa 2012 from yannez on Vimeo.

lunedì 24 dicembre 2012

Benvenuti al Dream Motel

Nei giorni scorsi sono stato a visistare questo Motel abbandonato, si trova all'usicita dell'Autostrada A13 Terme Euganee. I lavori di questo stabile sono cominciati ma non sono mai stati ultimati, mancano gli infissi, le pavimentazioni, ci sono le canalette dei fili elettrici ancora in vista.... Non ho trovato molte informazioni su questa struttura, le uniche notizie in internet riguardano le proteste di comitati cittadini locali, perchè a quanto pare vi è il progetto di costruirvi l'ennesimo centro commerciale, con un conseguente deturpamento dell'area.




lunedì 3 dicembre 2012

Font Open Type e True Type

Torniamo  a parlare di font: Vediamo la distinzione tra True Type Font (TTF) e gli Open Type Font. Diciamo che gli Open Type Font sono una estensione dei TTF, sono stati creati per permettere ad un documento di essere aperto sia su PC sia su MAC. Infatti contengono tra i diversi metadati il codice Unicode vale a dire un codice che identifca un simbolo o una lettera (per esempio per il simbolo € è U+20AC). Tutti i TTF hanno un corrispettivo Open Type Font il quale eredita integralmente il tracciato ed aggiunge altre informazioni.

domenica 25 novembre 2012

Chi si ricorderà di noi ...

Riporto qui le foto che ho scattato il primo novembre al cimitero. Ho voluto fare un reportage sulla tradizione della riccorrenza dei defunti, cercando di documentare quello che succedeva, dopo un iniziale imbarazzo mi sono lasciato trascinare dall'istinto cercando particolari e tentando di cogliere il sentimento delle persone.



sabato 3 novembre 2012

A casa di Marta

Sono stato invitato una domenica a casa di Marta e le ho scattato alcune foto mettendo a frutto la tecnica dell'hdr speriementata proprio a Cortenova... Qui inserisco due foto della giornata che mi piacciono di più...



Stregati dalla villa delle streghe

Riprendo ad aggiornare il blog in questi giorni di pioggia, visto che non vado molto in giro a fare foto. Anzi ho fatto un reportage anche il primo novembre, inserirò le foto prossimamente. Così sono partito in una mattinata di ordinaria follia, accompagnato dal mio amico Andrea,  e mi sono recato prima a Milano, a casa di Juliet e poi ho raggiunto la Valsassina, precisamente la frazione di Cortenova, più precisamente la frazione di Bindo dove sorge la splendida Villa De Vecchi, che ormai sta cadendo a pezzi, vittima dell'incuria e dell'abandono, dei vandali e del tempo che passa. Era una villa stupenda. Questa la sua storia tratta da Wikipedia:
«La Villa de Vecchi è una costruzione di Bindo, frazione di Cortenova, della metà dell'Ottocento progettata dall'architetto Alessandro Sidoli su commissione del conte Felice De Vecchi, capo della Guardia Nazionale dell'epoca. Egli prese parte alle Cinque Giornate di Milano, nonché all'assedio di Gaeta nel 1861. Sulla villa girano parecchie leggende, che attirano molte persone appassionate del mistero. Viene anche chiamata Casa Rossa o Villa delle Streghe. Il conte era un amante della Valsassina e decise di costruire in quello squarcio verde la sua villa per passare l'estate o comunque i giorni caldi. Nei sotterranei fece costruire stanze adibite alle cucine, lavanderie e cantine. Aveva anche fatto costruire una specie di carrucola per trasportare indumenti dalla lavanderia alla cucina e viceversa. Al piano terra erano presenti le sale da pranzo e le stanze degli ospiti, mentre al primo piano si trovavano le stanze padronali. Il secondo piano era usato per la servitù. All'ultimo piano, invece, nel progetto originale, doveva esserci un osservatorio astronomico, ma non venne mai realizzato. Nel prato davanti alla villa ai tempi c'era un'enorme fontana.
Dopo la morte del conte la casa andò in rovina, nonostante fosse ancora in mano al custode. L'ultimo piano crollò anche perché furono costruiti dei tubi all'interno delle pareti che successivamente ebbero delle perdite rovinando la struttura. Iniziata nel 1854 e terminata nel 1858, tuttora la casa è in uno stato di degrado».
Una volta arrivati abbiamo iniziato a scattare con il fotografo Sergio e queste sono le foto del set.


domenica 30 settembre 2012

Quel posto dimenticato ai margni della città

Proseguo il mio viaggio alla scoperta di luoghi abbandonati. Questa volta vicino a casa, all'ex psichiatrico di Granzette. Erano anni che covavo il desiderio di entrarci. Finalmente grazie al mio compagno di avventure Denis, sono riuscito a trovare l'ingresso più nascosto. Dopo avere letto testimonianze varie in internet su incontri spiacevoli con un tale che impedirebbe agli estranei di entrare nell'ex manicomio, ho evitato di accedervi per via Stazione Sperimentale... trovando un ingresso meno visibile.
Detto questo riporto un po' di storia dell'ex ospedale 

"Il progetto del manicomio di Rovigo nasce nel 1906, quando il Consiglio Provinciale decide di aprire, con un preventivo da un milione di lire, un Ospedale Psichiatrico a Rovigo, per riunirvi i matti polesani sparsi in 41 Ospedali di tutta Italia. La spesa relativa alla retta di questi ricoverati rappresentava, nel 1903, circa il 10% dell’intero bilancio provinciale.
La superficie totale dell’area prescelta, fra fabbricati (fra cui 9 padiglioni) viali, cortili, giardini e colonie agricole, equivale a 20 ettari, duecentomila metri quadrati. Dopo varie vicissitudini e sospensioni, e l’utilizzo dell’area durante la I guerra mondiale da parte dell’Amministrazione Militare, l’a-pertura ufficiale del manicomio avviene il 20 marzo 1930. Costruito per 400 persone il manicomio sarà utilizzato per una media di settecento.
Dal 1930 fino al 1980, allorché non furono più accolti nuovi malati, per le nuove disposizioni di legge, l’Ospedale Psichiatrico di Rovigo assolse la funzione di “ricovero e di cura” dei malati psichici per tutta la Provincia di Rovigo “accogliendo” migliaia di pazienti, nel compito specifico di “istitu-zione totale”, cui era deputato in base alla legge psichiatrica allora in vigore. Funzione di “ricovero e cura” praticati con metodi considerati coercitivi e violenti come l’elettrochoc e l’insulinoterapia. Il “residuo psichiatrico”, dal 1980, viene definitivamente chiuso nel dicembre 1997. Da allora, l’area giace dismessa a parte la proposta di recupero per il progetto dell’International Cancer Center, formalizzato il 3 dicembre 2002, ma successivamente abbandonato perché la Regione Veneto scelse per tale scopo la più influente provincia di Padova. Attualmente la vasta struttura è in totale abbandono a parte tre padiglioni abbastanza conservati che sono usati dall’Asl 18 come depositi ed archivi.(da redazionebiancoenero@wordpress.com)























martedì 4 settembre 2012

L'ospedale abbandonato ed il teatro che prova a rinascere

Domenica scorsa io ed il mio amico Denis siamo stati a Venezia. Partenza con il treno delle 5.54 che significa alzarsi alle 5 e ritorno con il treno delle 23.30, che poi ferma tre quarti d'ora a Mestre non so perchè. Risultato: ritorno a casa alle due di notte... programma della giornata: mostra del cinema di Venezia e visita all'ex ospedale al lido. Beh alla fine all'ex ospedale ci siamo stati poco... ci sarebbe da fotografare mezza giornata. E' stato bello comunque entrarci. Poi all'interno del complesso, c'è anche un teatro, il Teatro Marinoni che è stato abbandonato ma che dall'anno scorso è stato occupato dai giovani di Venezia per utilizzarlo. Un plauso a loro, che poi ci hanno accolto con il sorriso quando siamo entrati per la nostra escursione.

 L'Ospedale al Mare, costruito nel 1933 con Decreto Regio, inizialmente assunse il ruolo di struttura elioterapica particolarmente adatta in una realtà come il Lido, sei anni più tardi, venne riconosciuto "ospedale specializzato di prima categoria".
Negli anni crebbe di valore ed importanza, ed arrivo ad occupare 1500 persone tra personale medico e tecnico, i degenti provenivano un po' da tutta italia e anche dal'estero.
La decadenza iniziò a Fine anni '70 con la Chiusura dei reparti nell'isola di Poveglia e con il trasferimento della direzione sanitaria dal Lido.
Un ulteriore inpennata ci fu nel 1998 con il progressivo smantellamento del monoblocco. (fonte: venezialibera.altervista.org)

 















Il teatrino liberty, situato al piano terreno del “Padiglione Marinoni in area Ospedale al Mare al Lido di Venezia,costituisce una pregevole testimonianza di architettura degli interni che data il suo allestimento al primo ventennio del secolo scorso. La sala era arredata con sedie e divanetti in puro stile liberty di cui ora non è rimasta traccia alcuna. Il soffitto è deliziosamente affrescato da Giuseppe Cherubini, valente pittore veneziano appartenente alla famosa “Scuola di Burano” che raggruppava un folto numero di artisti tra cui i pittori Da Venezia, Moggioli, Carlo Dalla Zorza, Neno Mori ed altri.

Nel tondo centrale del soffitto un’allegra scena marina descrive un probabile Nettuno attorniato da giocosi amorini e gli stessi amorini compaiono anche nelle quattro vele che completano la scena. Giuseppe Cherubini aveva dipinto anche un bellissimo sipario, anch’esso scomparso, sullo stile di quello eseguito nello stesso periodo per il Teatro Malibran che, avendo avuto miglior sorte, si può ancora ammirare, mirabilmente restaurato,nel celebre teatro veneziano. (fonte: teatromarinoni.org)


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